Il Joule è l’unità di misura dell’energia che è necessaria per caricare il condensatore del defibrillatore, il quale la immagazzina e la rilascia sul paziente in forma di corrente elettrica. Infatti la defibrillazione è definita come “una sufficiente quantità di corrente che attraversando il muscolo cardiaco ne può ripristinare il corretto funzionamento”. Il parametro efficace per la defibrillazione è, dunque, la corrente che attraversa il cuore del paziente e che si misura in Ampére, mentre l’energia (Joule) è un parametro caratteristico del defibrillatore, che è funzionale a caricare il suo condensatore.
La trasformazione dell’energia del condensatore in corrente efficace per la defibrillazione dipende dalla tecnologia utilizzata dal defibrillatore.
Le tecnologie BTE (Bifasica Esponenziale Tronca), adottate dalla stragrande maggioranza dei defibrillatori semiautomatici extraospedalieri, consentono di raggiungere picchi di corrente efficace particolarmente elevati. E’ possibile raggiungere picchi di corrente efficace sia con 150J di energia, sia con 360J di energia in base alla specifica tecnologia BTE utilizzata dal defibrillatore.
Secondo la letteratura scientifica internazionale, la corrente efficace per la defibrillazione, espressa in Ampére, deve raggiungere un valore compreso fra 30 e 40, per una durata della scarica (prima fase della scarica bifasica) compresa fra 3,8 e 10,2 millisecondi e deve essere garantita in un range di impedenza (resistenza elettrica offerta dal paziente) compresa, almeno fra 40 e 100 Ohm.