19enne salvato da due passanti grazie al massaggio cardiaco spiegato al telefono

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Il ragazzo di 19 anni si è schiantato a Verona con lo scooter dopo un malore. Due istruttori di difesa personale della scuola di polizia di Peschiera del Garda l'hanno soccorso. Dopo cinque giorni in coma, ora si è risvegliato

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In arresto cardiaco a 19 anni

Giovanni si è svegliato dopo cinque giorni in rianimazione all'ospedale di Verona. Di quel sabato sera in cui un improvviso arresto cardiaco improvviso a soli 19 anni gli ha fatto perdere i sensi mentre era sul suo scooter, non ricorda nulla. Ancora stordito dagli analgesici dopo i ripetuti interventi, le prime parole che ha detto sono state: "Ma cosa mi è successo? Ho ancora il corpo?". Parole che hanno fato piangere di gioia i medici prima e i familiari poi che lo avevano dato per spacciato quando era arrivato in ospedale.

E invece Giovanni Gottardi è vivo e si riprenderà grazie al coraggio e al tempismo della coppia che, mentre stava facendo ritorno a casa dal supermercato, si è fermata sul ciglio della strada per soccorrere quello che sembrava ormai il corpo senza vita di un giovane che si era andato a schiantare contro un palo a bordo del suo scooter. " Sembrava morto, non si muoveva, non aveva nessuna funzione, solo un rantolo profondissimo e spaventoso ci ha fatto capire che era vivo e così abbiamo chiamato subito il 118, descritto la situazione e provato ad eseguire tutte le indicazioni che ci davano i sanitari", racconta Sara Vacca, 55 anni, istruttrice di difesa personale alla scuola di polizia di Peschiera del Garda così come suo marito Fernando Marverti. "Lo abbiamo messo in posizione e io gli ho fatto il massaggio cardiaco, seguendo i tempi indicati dall'operatore, 5-7 minuti infiniti in cui il ragazzo non reagiva in alcun modo. Poi un altro rantolo ci ha fatto sperare che la nostra manovra lo avesse aiutato a resistere. Abbiamo fatto di tutto per non lasciarlo andar via fino a quando è arrivata l'ambulanza".

E subito dopo il papà di Giovanni, che ancora si commuove e non finisce di ringraziare "i due angeli che hanno ridato la vita a mio figlio. Se non fosse stato per loro, per il loro senso civico e il loro coraggio, Giovanni ora non sarebbe più con noi. Il primo bollettino medico ci aveva lasciato senza speranze. Non è da tutti avere il coraggio di fare un massaggio cardiaco a un ragazzo in condizioni così gravi, noi siamo stati fortunati ma io voglio dire a tutti: se vi capita di passare dal luogo di un incidente, fermatevi, intervenite, potete salvare una vita".

Mai avuto problemi cardiaci

Giovanni non aveva mai avuto problemi di salute e tantomeno di cuore, ma dalle ferite riportate e dalle prime analisi cliniche i sanitari sono sicuri che la causa dell'incidente sia stato un arresto cardiaco improvviso. Quando è caduto il giovane era già privo di senso. "Era andato a casa di un amico e lo aspettavamo per cena - racconta il padre - quando non lo abbiamo visto arrivare abbiamo provato a chiamarlo più volte e alla fine sono uscito a cercarlo. E quando sulla strada ho visto i lampeggianti della polizia e ho visto una sagoma immobile per terra mi è crollato il mondo addosso, ho provato tutti i sentimenti di un padre e mi è passata la vita davanti. Poi quelle due persone mi hanno spiegato cosa avevano fatto e mi si è riaccesa la fiammella della speranza. È solo grazie a loro se oggi ho di nuovo mio figlio, ha subito diversi interventi, ma è vivo, ha ripreso conoscenza. Non ricorda ma parla, ha tutte le sue funzioni e dopo essere rimasto venti minuti senza ossigeno...".

Le restrizioni del Covid ovviamente impediscono le visite in ospedale ma Giovanni ha già avuto modo di conoscere e ringraziare personalmente i suoi angeli custodi. "Ci siamo sentiti e visti in videochiamata - racconta Sara - è ancora molto frastornato ma ci ha subito ringraziato con le lacrime agli occhi. Avremo modo di incotrarci quando si sarà ripreso. Siamo istruttori di arti marziali da 30 anni e siamo abituati a gestire le emozioni e situazioni impreviste e improvvise ma un massaggio cardiaco non l'avevo mai fatto e l'emozione di sapere di aver salvato la vita a un ragazzo è enorme. Auguri Giovanni!".

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