Aritmie Cardiache: cause, sintomi e cure

aritmie cardiache

Esploriamo il mondo delle aritmie cardiache, anomalie nel ritmo del battito cardiaco. Dalle cause ai sintomi, discutiamo come riconoscerle, quali sono i trattamenti disponibili e come prevenirle.

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Nell'universo della salute cardiaca, le aritmie sono dei disturbi nel ritmo del battito del cuore, che possono apparire in diversi modi. Talvolta, il battito può accelerare, una condizione nota come tachicardia. In altri momenti, può essere eccessivamente lento, un fenomeno chiamato bradicardia, o totalmente irregolare, come nel caso della fibrillazione atriale.

Le aritmie possono essere riscontrate sia in individui perfettamente sani che in quelli affetti da una patologia cardiaca. Non tutte queste anomalie sono minacciose, ma di fronte a un ritmo cardiaco irregolare, è prudente consultare un cardiologo per accertare la condizione del proprio cuore e, se necessario, adottare un trattamento.

Ma quali sono i sintomi delle aritmie e come vengono gestite?

Cause delle aritmie: cosa le scatena?

Le aritmie possono derivare da un'anomalia nella funzione delle cellule o nella struttura del muscolo cardiaco. Questo può essere di origine congenita o derivare da una malattia passata, come un infarto. In alcuni casi, possono essere semplicemente il risultato dell'invecchiamento del cuore.

Aritmie comuni: un elenco

Le extrasistoli rappresentano un battito cardiaco anticipato rispetto al normale ritmo cardiaco e possono originare dalla parte superiore (atri) o inferiore (ventricoli) del cuore. Sono piuttosto comuni e spesso identificate durante esami cardiaci effettuati per altre ragioni. Solitamente non rappresentano una minaccia.

Le tachicardie possono avere origine sopraventricolare o ventricolare e si manifestano come un aumento anomalo della frequenza cardiaca (oltre 100 battiti al minuto).

Le bradicardie, al contrario, si manifestano con una frequenza cardiaca più bassa rispetto alla norma (meno di 60 battiti al minuto).

Sintomi delle aritmie: quali sono?

Alcune aritmie possono essere silenziose o causare lievi disturbi, mentre altre possono avere sintomi più gravi, in base al tipo di aritmia:

  • Extrasistoli: possono provocare la percezione di un battito mancante o irregolare;
  • Bradicardie: dovute al rallentamento del battito cardiaco, possono causare stanchezza, affaticamento, vertigini o svenimenti (sincope);
  • Tachicardie: caratterizzate da un incremento anomalo del battito cardiaco, possono causare palpitazioni, mancanza di respiro, oppressione toracica, e in alcuni casi sincope;
  • Alcune aritmie ventricolari "maligne" possono portare a un arresto cardiaco

L’elettrofisiologo, durante la visita, esegue la diagnosi, determina il quadro clinico e decide il trattamento più adatto per l'aritmia identificata.

Esami più approfonditi possono includere:

  • Elettrocardiogramma
  • Holter ECG
  • Ecocardiografia
  • Risonanza magnetica nucleare
  • Test da sforzo
  • Studio elettrofisiologico

Trattamenti per le aritmie cardiache: quali sono?

Il trattamento scelto dipende dal tipo di aritmia riscontrata. Per la maggior parte delle tachiaritmie, il trattamento può essere farmacologico o tramite ablazione transcatetere, una procedura interventistica che neutralizza le strutture che provocano l'aritmia. Se efficace, l'ablazione transcatetere può eliminare definitivamente l'aritmia.

In caso di bradicardia, può essere necessario l'uso di un pacemaker, un dispositivo elettronico di piccole dimensioni che regola il battito cardiaco e interviene quando la frequenza cardiaca rallenta troppo o ci sono pause prolungate tra un battito e l'altro. Il pacemaker emette impulsi elettrici che innescano la contrazione cardiaca.

Nel caso di una tachicardia ventricolare, o quando c'è un alto rischio di svilupparla, può essere necessario impiantare un defibrillatore impiantabile, un dispositivo che monitora costantemente l'attività elettrica del cuore. Il defibrillatore automatico interviene, di solito con una scarica elettrica, per fermare le accelerazioni improvvise legate a un'aritmia ventricolare potenzialmente letale, come la tachicardia o la fibrillazione ventricolare.

Prevenire le aritmie: come fare?

Per prevenire le aritmie, è fondamentale gestire i fattori di rischio cardiovascolare, come:

  • Sovrappeso
  • Ipertensione
  • Fumo
  • Diabete
  • Livelli alti di colesterolo
  • Trattare adeguatamente le malattie cardiovascolari acute e croniche.

La diagnosi precoce è cruciale: in presenza di sintomi o se si percepisce un ritmo cardiaco irregolare, è importante consultare uno specialista.

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