Cos’è l’arresto cardiaco e perché è così grave
Senza generare nessuno scalpore, l’arresto cardiaco improvviso è tra le principali cause di morte in Italia, dove ogni anno uccide 60.000 persone.
Anche se la maggior parte delle persone ha una certa familiarità con i sintomi di un infarto, l'arresto cardiaco improvviso è un fenomeno di tutt’altra natura.
L’arresto cardiaco è una condizione provocata da varie patologie nella quale, per differenti ragioni, la circolazione del sangue nell’organismo viene interrotta improvvisamente. Nel sangue è contenuto l’ossigeno, elemento vitale per mantenere in vita le cellule che compongono i nostri organi. Senza l’attività di pompa del cuore, l’ossigeno non viene più trasportato attraverso il sangue dai polmoni alle cellule, portandole alla morte. In base all’organo a cui appartengono e alla funzione che svolgono, le cellule muoiono in tempi diversi.
In particolare, le cellule del cervello sono tra le più vulnerabili e se non ricevono ossigeno, smettono di funzionare quasi istantaneamente, causando la perdita di coscienza e l’interruzione della normale respirazione: il processo di morte inizia velocemente e in una manciata di minuti raggiunge la soglia di un danno irreversibile.