Incidenza di arresto cardiaco tra gli sportivi
L'esercizio fisico regolare è uno degli strumenti più potenti per mantenersi in forma e mantenere uno stile di vita sano. Purtroppo però l’arresto cardiaco può colpire chiunque, anche persone apparentemente in forma e in salute. Le notizie sulla morte cardiaca improvvisa in atleti giovani e presumibilmente sani ha un grande impatto emotivo e sociale. Ma quali sono le cause dell’arresto cardiaco nello sport?
Precisiamo subito che non è lo sport a provocare questi tragici eventi. Piuttosto, possiamo dire che lo sport smaschera problemi cardiaci latenti: è la combinazione fra questi ultimi e lo sforzo fisico che scatena in alcuni casi una aritmia fatale. In altre parole lo sport comporta un rischio in soggetti portatori di cardiopatie occulte.
Per questa ragione è fondamentale che tutte le persone che praticano sport, anche a livello amatoriale, in modo saltuario e al di fuori di circoli e associazioni sportive, si sottopongano a una visita di idoneità sportiva, per far emergere eventuali patologie cardiache che, anche in assenza di sintomi pregressi, possono causare problemi cardiovascolari. Gli atleti sono generalmente sottoposti a screening per identificare eventuali anomalie prima della partecipazione a sport, ma specialmente quando lo sport è praticato a livello amatoriale gli accertamenti rischiano di non essere eseguiti o di essere condotti in modo inadeguato. È per questa ragione che l’arresto cardiaco è di gran lunga più frequente tra i dilettanti (80%).
Oltre alla prevenzione tramite adeguati controlli di idoneità sportiva, è necessario diffondere la presenza di defibrillatori, gli unici strumenti in grado di ristabilire un ritmo cardiaco compatibile con la vita e aumentare la sopravvivenza all’arresto cardiaco negli atleti.