Un infarto a 9mila metri di altezza. La fortuna di avere sul volo tre infermieri e un'operatrice sanitaria, che sono riusciti a salvare l'uomo. È una storia a lieto fine quella raccontata dal Corriere del Veneto. Tre infermieri e un’operatrice sanitaria del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Chioggia, alle 6.45 di martedì 12 aprile erano in viaggio per Parigi a bordo di un Easy Jet decollato dall’aeroporto Marco Polo di Venezia. L'intenzione era quella di fare una toccata e fuga di un giorno nella capitale francese, per staccare dalla settimana in corsia. I quattro erano seduti nella stessa fila. Dietro di loro un 32enne che dormiva. Gli infermieri però si sono accorti che l'uomo russava in un modo a loro dire, "strano". Si legge sul Corriere:
"Ci siamo girati tutti e quattro — racconta Baldo — quel respiro pesante lo conosciamo, non è un normale russare". La collega Valentino ha provato a svegliare il passeggero: "Signore, riesce a sentirmi?". Nessuna risposta, non era cosciente. Compresa la gravità della situazione, i sanitari lo hanno steso di traverso su tre sedili. "Non sentivamo il polso, era in arresto cardiaco — ricordano — abbiamo iniziato a eseguire il massaggio cardiaco esterno, a mano, ma lo spazio era stretto".