Il drone consegna il il defibrillatore Schiller
Per la prima volta nella storia della medicina, un drone ha svolto un ruolo cruciale nel salvare una persona dall’arresto cardiaco. La storia arriva da Trollhättan, in Svezia, dove un uomo di 71 anni stava spalando la neve dal vialetto di casa quando improvvisamente "tutto è diventato buio”, ricorda l’uomo.
Fortunatamente il corpo a terra fu immediatamente notato dal dottor Mustafa Ali, che si stava recando all'ospedale dove lavora. "Ho guardato fuori dal finestrino della macchina e ho visto un uomo crollare a terra nel vialetto", afferma Ali. “Ho subito capito che qualcosa non andava e mi sono precipitato ad aiutare. L'uomo non aveva polso, quindi ha iniziato la rianimazione cardiopolmonare chiedendo a un altro passante di chiamare il numero di emergenza”. Passano solo 3 minuti dalla chiamata e Ali vede qualcosa volare sopra la sua testa: “era un drone con un defibrillatore!”
Grazie a quel defibrillatore arrivato in men che non si dica, la defibrillazione è stata avviata precocemente e l’uomo si è salvato. Una persona che si trova in arresto cardiaco va soccorsa subito con un massaggio cardiaco e defibrillata entro 3-5 minuti: solo così la possibilità sopravvivenza può aumentare. La possibilità che una vittima di arresto cardiaco possa sopravvivere dipende infatti dal tempo perché, in assenza di manovre rianimatorie, i danni ai suoi organi e in particolare al cervello, diventano irreversibili in pochissimi minuti.
