Legge defibrillatori 2021, tutte le novità

defibrillatore automatico

Defibrillatori nella pubblica amministrazione, nei luoghi e mezzi di trasporto. Con la nuova legge sui defibrillatori chiunque potrà utilizzarli per salvare vite senza rischi giudiziari.

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A quasi due anni dall'approvazione da parte della Camera, il 28 luglio è stato approvato in via definitiva il disegno di legge che consentirà una diffusione capillare dei defibrillatori in tutte le città, in ambienti extra ospedalieri. Obiettivo? Combattere il killer silenzioso dell’arresto cardiaco, che colpisce 60mila persone l’anno in Italia. La nuova legge sui defibrillatori manda finalmente in pensione la legge n. 120 del 3 aprile 2001, ritenuta da molti esperti del settore estremamente limitante e obsoleta.

Ecco punto per punto cosa prevede la legge

Defibrillatori ovunque

A disposizione 2 milioni l’anno a partire dal 2021 per la concessione di contributi finanziari per la diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e, d’ora in poi, anche automatici.

A essere particolarmente interessati, le sedi di pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti e con servizi aperti al pubblico, luoghi e mezzi di trasporto. 

Defibrillatori 24 ore su 24 

L’accesso al defibrillatore non dovrebbe essere limitato da una serranda o da un cancello chiuso, tantomeno da un lucchetto su una teca. “I defibrillatori installati in luoghi pubblici devono essere collocati, ove possibile, in teche accessibili al pubblico 24 ore su 24 e un’apposita segnaletica deve indicare la posizione del dispositivo in maniera ben visibile e univoca”, afferma l’articolo 2. Inoltre, gli enti territoriali possono incentivare l’installazione dei defibrillatori in centri commerciali, condomìni, alberghi e strutture aperte al pubblico. 

Depenalizzato l’uso dei defibrillatori

Se finora molte erano le paure sul poter o non poter usare un defibrillatore senza un’adeguata formazione, la nuova legge ha estirpato qualsiasi dubbio.

In assenza di personale che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche da parte di altri soggetti. 

A proteggere i soccorritori è l’articolo 54 del codice penale, secondo cui non è punibile chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. L’articolo 54 “si applica a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare”, recita l’articolo 3 della nuova legge.

Società sportive: obblighi in competizioni e allenamenti

La nuova legge interviene anche sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori in società sportive dilettantistiche e professionistiche. Se finora il Decreto Balduzzi aveva lasciato molti dubbi, la nuova norma specifica che l’obbligo di dotazione e impiego sussiste nelle competizioni e durante gli allenamenti. Il defibrillatore deve essere inoltre notificato e registrato presso la Centrale 118 territorialmente competente.  

La rianimazione si studia a scuola

Non è mai troppo presto per imparare a salvare una vita. Per questo la nuova legge sui defibrillatori introduce, per scuole di ogni ordine e grado, iniziative per promuovere la conoscenza delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base, l’uso del defibrillatore semiautomatico e automatico esterno e la disostruzione delle vie aeree. Il 16 ottobre, Giornata mondiale per la rianimazione cardiopolmonare, ogni scuola potrà effettuare specifiche iniziative di informazione sull’arresto cardiaco e sulle azioni di primo soccorso.

Mappare i defibrillatori

Come trovare il defibrillatore più vicino? La nuova legge prevede che entro 60 giorni chi già dispone di un defibrillatore dovrà comunicare la presenza del dispositivo alle centrali operative del sistema di emergenza sanitaria 118, “specificando il numero dei dispositivi, le caratteristiche, la marca e il modello, l’esatta ubicazione, gli orari di accessibilità al pubblico, la data di scadenza delle parti deteriorabili, quali batterie e piastre adesive, nonché gli eventuali nominativi dei soggetti in possesso dell’attestato di formazione all’uso dei DAE”.

Per i defibrillatori acquistati dopo l’entrata in vigore della legge, sarà il venditore a dover comunicare alla centrale operativa il luogo dove è prevista l’installazione del defibrillatore e il nominativo dell’acquirente.

Nei luoghi pubblici dove è presente un defibrillatore, deve essere individuato un soggetto responsabile del corretto funzionamento e dell’adeguata informazione all’utenza.

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