Taser nelle città italiane: la perplessità dei cardiologi

taser defibrillatore

La scarica elettrica generata dal Taser potrebbe provocare un’aritmia cardiaca e la contrazione dei muscoli periferici ed essere letale per la persona.

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Taser, la pistola a impulsi elettrici, è arrivata in 18 città italiane a scopo di difesa e di stop al crimine. Per ora, in tutto il territorio nazionale, ne saranno consegnate 4.482 in dotazione a polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. 

Si prende la mira, si preme il grilletto e dal puntatore partono due minifreccette, da cui si genera la scarica elettrica immobilizzatrice. 

La perplessità dei cardiologi

Ma anche se si tratta di un’arma di difesa e non di offesa, Taser può trasformarsi in uno strumento di minaccia e, in alcuni casi, di morte. A lanciare l'allarme, è Maurizio Santomauro, direttore del centro di Cardiostimolazione del Policlinico della Federico II e presidente del Giec (Gruppo intervento emergenze cardiologiche): "Le due freccette collegate tramite dei fili elettrici alla pistola, producono una scarica ad alta tensione (in genere 50mila volt), ma a basso amperaggio (tra i 6 e i 10 milliampère), rilasciata in brevissimi impulsi ravvicinati (di 4 o 5 microsecondi, con picchi fino a 6 ampère, a un ritmo di circa 15 impulsi al secondo). Per raggiungere l'effetto paralizzante entrambe devono colpire il bersaglio”. Sono proprio questi impulsi che, oltre alla contrazione dei muscoli periferici, potrebbero innescare un'aritmia cardiaca. E “da strumento di prevenzione potrebbe trasformarsi in arma micidiale". 

L’opposto del defibrillatore, che eroga una scarica elettrica diretta al cuore attraverso due elettrodi, ma serve a restituire il ritmo normale e salvare una persona in arresto cardiaco.

Le perplessità degli specialisti trovano conferma nello studio del 2012 "Sudden cardiac arrest and death associated with application of shocks from a Taser electronic control device" pubblicato sulla rivista specialistica Circulation, dove venivano descritti casi di persone immobilizzate dalla pistola elettrica che, nelle ore successive, sarebbero andate incontro ad arresto cardiaco, talvolta fatale. Arresti cardiaci causati da tachicardia ventricolare o da fibrillazione ventricolare.

Vista la possibilità di trasformarsi in arma letale, Santomauro ritiene che "poiché nessuno può aprioristicamente escludere che si verifichi un decesso come conseguenza dell'impiego di Taser, l'Italia dovrebbe adottare lo stesso protocollo messo in piedi dalla Svizzera. E cioè le forze di polizia dovrebbero avere in dotazione in ogni auto un defibrillatore, unico strumento in grado di intervenire tempestivamente in caso di aritmie gravi indotte da stimolo elettrico”. Questo perché chiamare il 118 e aspettare i tempi dell'ambulanza non consentirebbe di salvare la vita della persona colpita dalla scarica e incappata in un arresto cardiaco irreversibile. 

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