Ancora una volta, il defibrillatore installato negli impianti sportivi grazie a Progetto Vita, si rivela fondamentale per salvare una vita. questa volta è toccata a un uomo di 52 anni, arbitro di pallavolo, che stava arbitrando una partita di volley femminile under 15 al palazzetto dello sport. L’uomo era seduto sulla sedia alta, la postazione di arbitraggio, quando è andato in arresto cardiaco. Nel perdere coscienza, primo sintomo assieme all’assenza di respiro di un arresto cardiaco in atto, è caduto sul campo da gioco riportando un lieve trauma cranico. Rendendosi immediatamento conto della gravità, gli atleti presenti all’interno della struttura sportiva hanno preso il defibrillatore in dotazione al palazzetto. Dal 2019, a seguito del Decreto Balduzzi, tutti gli impianti sportivi devono essere dotati di un defibrillatore, anche se purtroppo sono ancora in molti a non essersi adeguati alla legge.
Tra i primi ad intervenire è stato uno dei dirigenti della squadra che, proprio grazie alla presenza del defibrillatore installato nella struttura, ha avviato le manovre salvavita. Due scariche elettriche rilasciate dall'apparecchio hanno permesso di far ripartire subito il cuore dell’arbitro, che ha riaperto gli occhi riprendendo conoscenza. Sul posto sono arrivati i sanitari con l’ambulanza, l’auto infermieristica e l’auto medica del Pronto Soccorso di Piacenza. I sanitari hanno quindi proseguito le manovre di rianimazione cardio polmonare.
Il 52enne è stato condotto all’Ospedale di Piacenza e ricoverato nel reparto di Cardiologia: le sue condizioni sono stabili e si troverebbe fuori pericolo. Fondamentale si è rivelato il tempestivo intervento degli atleti che hanno attivato il defibrillatore, che fortunatamente era presente nella struttura, in sinergia con i professionisti sanitari.
