Decreto Balduzzi, Tutto sull'Obbligo del Defibrillatore per le Società Sportive

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Il Decreto Balduzzi dal 1° luglio 2017 impone l'obbligo del defibrillatore per tutte le società sportive, professionistiche e dilettantistiche

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Il Decreto Balduzzi, che prende il nome dal ministro della Salute del governo Monti, Renato Balduzzi, è un ‘decreto omnibus’ sulla sanità. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 settembre 2012, è suddiviso in 14 punti, che vanno dall’intramoenia, fino alle nuove limitazioni sulla vendita dei tabacchi e al contrasto alla ludopatia. È maggiormente noto, però, per aver introdotto l’obbligo del defibrillatore per le società sportive. L’arresto cardiaco, infatti, è più frequente in contesti in cui si pratica attività fisica. E - ricorda la norma - la letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato che in caso di arresto cardiaco improvviso un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato contribuisce in modo significativo a salvare fino al 30 % in più delle persone colpite. Per questo motivo il Decreto Balduzzi ha imposto a tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e avere personale formato al primo soccorso. Sebbene l’obbligo del defibrillatore sia stato più volte posticipato, dal 1° luglio 2017 defibrillatore è scattato per tutte le società e le associazioni sportive, con poche eccezioni. Vediamo allora che cosa comporta. 

Decreto Balduzzi: l’Obbligo del Defibrillatore per le Società Sportive

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Il Decreto Balduzzi, nella parte che riguarda l’obbligo del defibrillatore, è stato attuato attraverso il decreto del Ministero della Salute e di quello per gli Affari regionali, il turismo e lo sport del 24 aprile 2013, che disciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Il Decreto 24 aprile 2013 ha disposto (articolo 5, comma 5) l’obbligo per le società sportive professionistiche e per quelle dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori semiautomatici, rispettivamente, entro 6 mesi ed entro 30 mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 luglio 2013. Le linee guida allegate al Decreto, poi, aggiungono altri obbligo per le società sportive:

  • deve essere presente personale formato e pronto a intervenire;
  • il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante;
  • i corsi di formazione devono essere effettuati da Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni.

Decreto Balduzzi: Quando è Scattato l’Obbligo del Defibrillatore per le Società Sportive

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Il Decreto Balduzzi ha imposto quindi l’obbligo del defibrillatore per le società sportive in tempi abbastanza stringenti. Tuttavia, questi sono stati rispettati per le società sportive professionistiche, in cui il DAE è diventato obbligatorio a partire dal 20 gennaio 2014. Per quanto riguarda invece le società dilettantistiche, la misura ha subito diverse proroghe. La prima data da rispettare era quella del 20 gennaio 2016, ma pochi giorni prima, l’11 gennaio, il Ministero della Salute ha modificato il precedente decreto, rinviando l’obbligo defibrillatore per il settore sportivo dilettantistico di 6 mesi, al 20 luglio 2016, per consentire che venissero completate, su tutto il territorio nazionale, le attività di formazione degli operatori sul corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici. Con il decreto del 19 luglio 2016 il termine è stato prorogato di ulteriori 4 mesi e 10 giorni, al 1° gennaio 2017. Successivamente, però, l’obbligo è stato sospeso fino al 30 giugno 2017. Dal 1° luglio 2017, finalmente, anche le associazioni e le società sportive dilettantistiche si devono dotare di defibrillatore semiautomatico esterno. 

Decreto Balduzzi: Obbligo del Defibrillatore per Società Sportive Dilettantistiche

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I dettagli sull’obbligo del defibrillatore per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, previsto dal Decreto Balduzzi, sono stati chiariti dal decreto del Ministero della Salute del 26 giunto 2017, che precisa che:

  • ogni impianto sportivo deve essere dotato di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata;
  • nel corso delle gare deve essere presente una persona formata all’utilizzo del dispositivo salvavita; 
  • gli obblighi gravano in capo a tutte le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano una delle 396 discipline sportive riconosciute dal Coni;
  • sono escluse dall’obbligo di dotazione del defibrillatore e dalla presenza obbligatoria del personale formato durante le gare le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano la propria attività al di fuori di un impianto sportivo
  • sono escluse dagli obblighi le società o associazioni sportive dilettantistiche che praticano sport a ridotto impegno cardiocircolatorio. 

Decreto Balduzzi: Per Quali Società Sportive NON è previsto l’Obbligo del Defibrillatore

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Come detto, il Decreto Balduzzi ha introdotto l’obbligo del defibrillatore per tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche. Tra queste ultime, tuttavia, ce ne sono alcune che sono esonerate. Si tratta di quelle attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. La lista è stata allegata al decreto del Ministero della Salute del 26 giunto 2017. Di seguito le discipline escluse dal rispetto del Decreto Balduzzi e a cui non spetta l’obbligo del defibrillatore:

  • Armi Sportive da caccia; 
  • Biliardo Sportivo; 
  • Bocce; 
  • Bowling; 
  • Bridge; 
  • Cinofilia;
  • Cronometraggio;
  • Dama;
  • Freccette; 
  • Giochi e sport tradizionali, come birilli, lippa e tiro con la fionda; 
  • Go; 
  • Golf; 
  • Medicina dello sport; 
  • Minigolf; 
  • Motonautica; 
  • Orientamento;
  • Pesca sportiva; 
  • Scacchi; 
  • Sport dell’Aria, come aeromodellismo; 
  • Tiro a segno; 
  • Tiro a volo; 
  • Tiro con l’arco; 
  • Vela

Obbligo del Defibrillatore: Cosa Comporta il Mancato Rispetto del Decreto Balduzzi

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Il Decreto Balduzzi è chiaro sul mancato rispetto dell’obbligo defibrillatore: senza un DAE non si può praticare sport. Quindi, se una società (salvo le eccezioni di cui sopra) è sprovvista del dispositivo salva-vita, non può consentire ai suoi iscritti di iniziare l’attività sportiva. Inoltre, prima dell’inizio delle gare, le società sportive devono accertarsi che:

  • il defibrillatore sia effettivamente presente all’interno dell’impianto
  • sia stata fatta la regolare manutenzione 
  • il defibrillatore funzioni 

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