Arresto cardiaco durante la messa, salvato con il defibrillatore

Erano da poco passate le 17.30 quando, all’interno di una chiesa a Verona , un 78enne ha avuto un improvviso malore. Durante o svolgimento della celebrazione, l'uomo ha avuto un arresto cardiaco: un evento di estrema gravità, che ogni anno in Italia uccide 60.000 persone. La gravità dell'arresto cardiaco è dovuta principalmente alla sua pericolosità e alla velocità con cui colpisce (per questo si chiama arresto cardiaco improvviso). Le possibilità di salvezza e di prevenire le conseguenze neurologiche permanenti dipendono dalla rapidità e dall’efficacia delle procedure di soccorso e di utilizzo del defibrillatore.

Un fedele, accortosi del malore del 78enne, si è subito recato alla farmacia adiacente per poter prendere il DAE (defibrillatore automatico esterno) e soccorrere l’uomo. Proprio le farmacie sono state identificate come luogo ottimale per collocare un defibrillatore. Non solo perché sono luoghi che, come i centri commerciali e gli ipermercati, richiamano un'alta affluenza di persone, ma anche per “la capillare diffusione nei centri urbani che le rendono di fatto punti di riferimento in caso di emergenze sul territorio”. 

Il 78enne è stato rianimato dal fedele e sul posto, poco dopo è giunta l’automedica e l’ambulanza infermierizzata. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Borgo Trento in condizioni critiche.