Come funziona un defibrillatore sottocutaneo

defibrillatore sottocutaneo

Il defibrillatore sottocutaneo è l’evoluzione nella terapia ICD. Ma come funziona questo defibrillatore e cosa significa vivere con un defibrillatore sottocutaneo?

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Cos’è il defibrillatore impiantabile sottocutaneo S-ICD

L‘ICD Sottocutaneo o S-ICD è un defibrillatore impiantato chirurgicamente per poter riconoscere un battito cardiaco irregolare o pericoloso ed erogare una scarica elettrica al cuore per ristabilire il normale ritmo cardiaco. 

L’arresto cardiaco improvviso è una evento estremamente pericoloso in cui il cuore smette improvvisamente di battere. Solo l’accesso precoce a un defibrillatore, un dispositivo che invia una scarica elettrica al cuore, può fermare questo elettro circuito e riportare il ritmo alla normalità. Va da sé che questi sistemi hanno ridotto in modo sensazionale la mortalità associata all’arresto cardiaco, permettendo di salvare migliaia di vite.  

Alla loro introduzione per la prima volta negli anni '80, i dispositivi ICD venivano impiantati nell'addome. In seguito è arrivato l'ICD transvenoso, impiantato nell'area delle spalle. L'ICD sottocutaneo o S-ICD, meno invasivo, è un'evoluzione nella terapia ICD, che offre la protezione necessaria senza toccare il cuore.

Come funziona il defibrillatore sottocutaneo?

L’ICD sottocutaneo effettua un monitoraggio continuo del ritmo cardiaco, 24 ore al giorno. Quando il defibrillatore rileva un’aritmia cardiaca pericolosa (Tachicardia Ventricolare o Fibrillazione Ventricolare) eroga uno o più shock ad elevata energia (80J) per ripristinare il normale ritmo.

Al contrario degli ICD transvenosi, nei quali gli elettrodi vengono inseriti nel cuore attraverso una vena e attaccati alla parete cardiaca, gli elettrodi del sistema S-ICD vengono collocati appena sotto la pelle, eliminando quindi i gravi rischi potenziali associati agli elettrodi transvenosi, come le fratture dell’elettrodo.

Per chi è indicato il defibrillatore sottocutaneo?

Il defibrillatore sottocutaneo è l'opzione preferita al posto dell’ICD transvenoso:

  • nei pazienti con accesso venoso complesso o impraticabile;
  • i pazienti che traggono maggior vantaggio dall’impianto di un defibrillatore sottocutaneo sono i giovani, poiché proprio per la giovane età sarebbero più esposti ai rischi dovuto alla prolungata permanenza di elettrodi transvenosi. Meno complesso è avere a disposizione un defibrillatore sottocutaneo senza l’inserzione di elettrodi all’interno del cuore.

Come si impianta il defibrillatore sottocutaneo?

defibrillatore sottocutaneo
  1. Si esegue un’incisione della cute sulla parte sinistra del torace, sotto l’ascella;
  2. si ricava un alloggiamento per il dispositivo, detto  “tasca”, sotto il muscolo grande dorsale;
  3. si pratica una seconda piccola incisione all’estremità inferiore dello sterno dove viene posizionato l’elettrodo sottopelle;
  4. si collega l’elettrodo al generatore di impulsi del defibrillatore sottocutaneo S-ICD;
  5. dopo che il defibrillatore sottocutaneo è stato impiantato, si effettua un test del dispositivo: mentre il paziente è profondamente addormentato, per mezzo del dispositivo stesso si induce un'aritmia (battito cardiaco irregolare). Se il test non è completamente soddisfacente si cambia la regolazione dell’apparecchio utilizzando un tablet programmatore;
  6. si suturano le incisioni.

Cosa si sente quando si riceve la scarica elettrica?

L'esperienza di ricevere uno shock varia da individuo a individuo: alcuni possono sentirsi emotivamente rassicurati in seguito all'erogazione dello shock, altri potrebbero provare ansia. Qualcuno può riprendersi più rapidamente di altri.

Dato che l’insorgere di un ritmo cardiaco molto accelerato provoca in molti pazienti lo svenimento o la perdita di coscienza, la scarica spesso non viene avvertita. Lo shock è stato descritto da molte persone rimaste coscienti come un “calcio nel petto” della durata di un secondo.

Vivere con un defibrillatore sottocutaneo

Come cambierà la vita con un defibrillatore sottocutaneo impiantato?

La posizione della tasca sotto l’ascella, lontano dall’articolazione della spalla, permette una maggiore libertà di movimento dell’articolazione, a beneficio anche dei soggetti più attivi fisicamente.

L’impianto di un un defibrillatore non preclude infatti uno stile di vita attivo e si possono riprendere tranquillamente le attività sportive: l’unica accortezza è evitare sport da contatto, dove una caduta o un colpo diretto al torace potrebbero danneggiare il dispositivo.

Si possono utilizzare dispositivi elettrici quotidiani, come forni a microonde, smartphone, lettori MP3 e sistemi di accensione per automobili, purché funzionanti.

È possibile guidare, semplicemente saranno richieste maggiori visite periodiche per il rinnovo della patente.

Generalmente, l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo non limita la capacità di lavorare: solo alcune attrezzature che generano importanti interferenze elettromagnetiche devono essere tenute a una distanza minima dal defibrillatore (ad esempio motoseghe, trapani con cavi, seghe elettriche, motorini di avviamento e alternatori, attrezzature per saldatura ad arco).

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