Come rendere più sicuri i centri vaccinali territoriali straordinari

centro vaccinale

Le linee di indirizzo dei punti vaccinali territoriali straordinari hanno lo scopo di suggerire un modello riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari di medie/grandi dimensioni.

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La campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2/Covid-19 sta dando grandi risultati. Per accelerare la capacità vaccinale anti COVID-19 in tutte le Regioni e Province Autonome è necessario costituire, allestire e gestire i punti vaccinali territoriali straordinari (PVTS).

Palestre, palazzetti, parcheggi di supermercati od ogni altro spazio che sarà ritenuto idoneo allo scopo dovranno tuttavia soddisfare alcuni requisiti minimi essenziali, sia generali che specifici per tipologia, che caratterizzano i punti vaccinali territoriali straordinari.

A tal proposito, sono state emanate le linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali territoriali straordinari. "Le linee di indirizzo sono da intendersi quale indirizzo 'non vincolante' - si legge nel documento - ed hanno lo scopo di suggerire un modello riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari di medie/grandi dimensioni (>800 vaccinazioni/die), che possano contribuire ad incrementare la capacità vaccinale sul territorio".

Le indicazioni messe nero su bianco dal governo sono circoscritte ai grandi punti vaccinali, ma non toccano gli altri minori. "Vengono espressamente fatte salve - si legge infatti nel documento - le necessità organizzative dei punti vaccinali di minore dimensione (es. studi medici, farmacie) che, in osservanza alla normativa vigente, costituiscono l’ossatura di quel sistema di vaccinazione diffuso e capillare che è necessario a garantire il rapido superamento della situazione pandemica".

La sede vaccinale, oltre alle principali caratteristiche strutturali e funzionali, dovrà dotarsi di attrezzature, dispositivi e presidi sanitari. Tra queste, oltre ai classici dispositivi di protezione individuale e alle attrezzature necessarie all’inoculazione del vaccino (siringhe, lacci emostatici, cotone e disinfettante) è consigliata la presenza di presidi sanitari e farmaci ordinariamente presenti per le attività di vaccinazione ed intervento sui possibili eventi avversi collegati o meno alla vaccinazione.

I vaccini sono estremamente sicuri ed efficaci; tuttavia, come tutti i farmaci, anche i vaccini possono causare delle reazioni avverse. Tali eventi possono verificarsi dopo pochi minuti, ma anche dopo un lungo intervallo di tempo (ore o giorni). In caso di una rapida reazione dopo la somministrazione di un vaccino, è necessario che il centro vaccinale sappia agire nel modo appropriato, somministrando, se necessario, il trattamento farmacologico appropriato o eseguendo le manovre previste. Fra le reazioni avverse, citiamo l’anafilassi: nei pazienti colpiti può verificarsi uno spasmo coronarico con conseguenti possibili infarto del miocardio, aritmie o arresto cardiaco. Per questa ragione è utile all’interno del centro vaccinale la presenza di un defibrillatore, l’unico dispositivo capace di riattivare un cuore in arresto cardiaco.  

La presenza di un defibrillatore in un centro vaccinale straordinario di medie/grandi dimensioni, dove ogni giorno transitano oltre 800 persone, è consigliabile anche per il grande flusso di pubblico. Proprio come nelle piazze, nei luoghi pubblici, nelle farmacie, la probabilità di incidenza di un arresto cardiaco aumenta con l’aumentare del flusso di persone.

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