Ogni anno in Europa si verificano circa 400mila arresti cardiaci (60mila in Italia). Si stima che soltanto nel 58% dei casi chi assiste interviene con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e appena nel 28% dei casi con il defibrillatore. È il dato diffuso in occasione della decima edizione di 'VIVA!', iniziativa dedicata alla sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare promossa da Italian Resuscitation Council (IRC) e patrocinata dalla Camera dei Deputati, dal Coni e da Sport e Salute Spa.
"È importante che il nuovo Governo emani i decreti attuativi necessari a mettere in pratica l'ottima legge sull'utilizzo dei Dae, defibrillatori automatici esterni, entrata in vigore un anno fa, che ha introdotto elementi innovativi ed essenziali, come la formazione obbligatoria nelle scuole sulla rianimazione cardiopolmonare e l'obbligo per diversi luoghi molto frequentati (come piscine, palestre, scuole, uffici e stazioni) di installare un defibrillatore (Dae), oltre alla tutela legale del soccorritore occasionale che utilizza il Dae per salvare una persona colpita da arresto cardiaco", ha affermato la presidente di Italian Resuscitation Council Silvia Scelsi.