Legge sui defibrillatori per cardioproteggere tutta l’Italia. Una legge richiesta a gran voce da cardiologi, associazioni scientifiche come Irc (Italian resuscitation council), e di volontariato come Progetto Vita di Piacenza. Una legge che in 9 punti introduce, nuove, significative modifiche al mondo dei defibrillatori in ambito extra-ospedaliero.
La legge del 4 agosto 2021, n. 116, recante il titolo "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici", è volta ad agevolare e disciplinare la dotazione e l'uso dei defibrillatori in molti luoghi (fino ad ora non regolamentati, se non da leggi regionali) anche da parte di persone non formate con Corso BLSD, regolando l'interazione con la rete dell'emergenza territoriale 112/118, oltre alla promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione e introducendo specifici insegnamenti nelle scuole primarie e secondarie.
Già dal titolo del testo unico possiamo cogliere un primo, importantissimo, cambiamento: l’apertura anche ai defibrillatori automatici, al momento esclusi dal mercato italiano. Un defibrillatore completamente automatico, come intuibile dal nome stesso, è progettato per erogare automaticamente uno shock. Una volta accertato lo stato di arresto cardiaco tramite un’analisi del ritmo cardiaco, il dispositivo procede erogando automaticamente la scarica elettrica, senza alcun intervento umano esterno. Il defibrillatore automatico necessita quindi solo di essere collegato al paziente, e di essere acceso. “L’intervento umano” richiesto da un defibrillatore automatico è ancora minore rispetto al defibrillatore semiautomatico.
La Legge sui defibrillatori è composto da nove articoli.