Le linee guida europee 2021 sulla rianimazione cardiopolmonare

arresto cardiaco

Le nuove linee guida europee 2021 sul primo soccorso in caso di arresto cardiaco.

Defirbillatore Schiller - Richiedi un preventivo

400mila persone colpite da arresto cardiaco ogni anno in Europa 

Italian Resuscitation Council (IRC), società scientifica accreditata dal Ministero della Salute che riunisce esperti in rianimazione cardiopolmonare, ha presentato le nuove linee guida europee per la rianimazione cardiopolmonare, sviluppate da ERC (European Resuscitation Council) sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR). Aggiornate ogni 5 anni sulla base delle evidenze scientifiche relative ai dati epidemiologici e alle misure più efficaci di intervento, ecco le principali novità.

Ogni anno in Europa si stima siano colpite da arresto cardiaco oltre 400mila persone. La percentuale di persone che assistono all’arresto cardiaco e che intervengono con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) è in media del 58% ma varia molto nei diversi Paesi. L’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (Dae) avviene solo nel 28% dei casi.

“La possibilità di sopravvivenza all’arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni minuto che passa – osserva Giuseppe Ristagno, presidente di Italian Resuscitation Council – per questo motivo le nuove linee guida vogliono gettare le basi per una ‘catena della sopravvivenza’ che preveda, anche attraverso il diretto coinvolgimento dei cittadini, il rapido riconoscimento dell’arresto cardiaco, la chiamata al 112 (118), l’avvio delle manovre salvavita e l’uso del defibrillatore. È importante che questi punti, che si basano su forti evidenze scientifiche e che hanno come premessa fondamentale le necessità di formare quante più persone sul primo soccorso, siano stati fissati all’interno delle linee guida europee perché d’ora in avanti rappresenteranno per gli Stati e i sistemi sanitari un modello a cui adeguarsi e su cui costruire procedure di intervento più efficaci”.

Alcune delle novità previste dalle nuove linee guida, sono già state inserite, anche su iniziativa di Irc, nel disegno di legge sul primo soccorso che oggi è in attesa di una definitiva approvazione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato, dopo aver già ottenuto il sì della Camera nel 2019.

Consapevolezza da parte della popolazione su manovre salvavita e uso del defibrillatore

Uno dei punti centrali del documento europeo è la formazione dei cittadini, il cui coinvolgimento è fondamentale per rendere più veloci ed efficaci i soccorsi.

Gli esperti chiedono agli Stati europei di introdurre a scuola la formazione obbligatoria sul primo soccorso e di promuovere iniziative per formare quanti più cittadini possibile. Le persone formate, infatti, sono in grado di svolgere le operazioni necessarie in caso di emergenza, in attesa dell’arrivo dei soccorsi: riconoscere l’arresto cardiaco, chiamare subito il 112 (118), iniziare immediatamente le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni), utilizzare il defibrillatore semiautomatico (Dae), quando disponibile.

Geo-localizzazione dei defibrillatori

Inoltre, gli esperti chiedono agli Stati europei di adottare tecnologie e applicazioni per cellulari che consentano di allertare più rapidamente il 112 (118) e di geo-localizzare i defibrillatori disponibili sul territorio per capire dove si trova quello più vicino al luogo dell’emergenza. La stessa tecnologia consentirebbe di geo-localizzare anche i potenziali soccorritori (medici oppure persone formate sul primo soccorso) che si trovano in zona e che, avendo scaricato l’applicazione, hanno dato la loro disponibilità a intervenire in caso di necessità.

Formazione a scuola

Introduzione dell’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare ai ragazzi in età scolastica. Gli studenti formati dovrebbero inoltre essere incoraggiati a formare i membri della famiglia e gli amici. Ad esempio, assegnando a ogni studente il compito di formare altre 10 persone alle manovre salvavita.

Indicazioni telefoniche da parte dell’operatore del soccorso 

Se le persone che assistono a un arresto cardiaco non sono formate, è essenziale che gli operatori del 112 (118) diano loro al telefono le istruzioni su cosa fare. “Secondo le linee guida gli operatori – sottolinea una nota – devono adottare criteri uniformi ed efficaci per capire velocemente se la segnalazione ricevuta riguarda un arresto cardiaco. In questo caso gli operatori devono dare indicazioni su come effettuare la rianimazione cardiopolmonare (se la vittima non risponde e in caso di respiro assente o non regolare)”.

Defirbillatore Schiller - Richiedi un preventivo

Rimani sempre aggiornato

Ricevi una volta al mese notizie, aggiornamenti e consigli sul mondo della Defibrillazione.