Quali sono i sintomi di un infarto

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Il sintomo di un infarto è generalmente il dolore al petto, ma anche stanchezza, tachicardia, mal di stomaco e sudorazione non vanno sottovalutati.

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La principale causa di morte in Italia

L’infarto del miocardio (o semplicemente infarto, o attacco di cuore) ha il triste primato di essere tra le più principali cause di morte nei paesi industrializzati come l’Italia. Ogni anno in Italia circa 140mila persone vengono colpite da questa patologia cardiaca. Un dolore al petto che si irradia al braccio sinistro: ecco il sintomo più tipico dell’infarto, ma non l’unico.

Non tutte le persone che hanno un infarto presentano gli stessi sintomi o con la stessa intensità. Alcuni infarti possono addirittura svilupparsi senza che si verifichi alcun sintomo (si parla di infarto “silente” o “misconosciuto”). 

Cos’è l’infarto e cosa fare

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Un infarto si verifica in seguito alla rottura o erosione della placca aterosclerotica in un’arteria coronarica. Questo evento mette in moto dei meccanismi che portano alla formazione di un trombo (coagulo di sangue), che blocca improvvisamente il flusso di sangue nel vaso interessato in modo totale o parziale. 

Con il passare del tempo, l’interruzione del flusso sanguigno diretto al cuore può danneggiare o distruggere (necrosi) una parte del muscolo cardiaco. In qualsiasi momento un infarto può trasformarsi in un arresto cardiaco che, se non trattato immediatamente con un defibrillatore DAE, può essere fatale. 

Per chi viene colpito da un infarto ogni minuto è prezioso per salvarsi la vita. Di fronte ai sintomi dell’infarto, che possono durare giorni, non bisogna perdere tempo. Se il flusso sanguigno viene ripristinato velocemente, il danno al cuore può infatti essere limitato (o addirittura evitato).

Ecco perché è importante riconoscere prontamente i sintomi premonitori di un infarto e non confonderli con una malattia meno grave. Se si sospetta di avere un infarto in corso, non bisogna esitare e vanno attivati immediatamente i soccorsi: se non c’è disponibilità di servizi medici d’emergenza, farsi accompagnare da qualcuno al pronto soccorso. È importante non guidare in prima persona perché se le condizioni all’improvviso peggiorassero si metterebbe a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Essenziale è attivare subito la giusta terapia urgente (farmacologica e soprattutto riperfusione meccanica con angioplastica).

Infarto o angina pectoris

Prima di analizzare i sintomi dell’infarto è opportuno chiarire la differenza fra infarto e angina pectoris, spesso confusi per i sintomi molto simili.

L’angina pectoris è un tipo di cardiopatia causata da un temporaneo scarso afflusso di sangue al cuore che determina mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco (chiamata ischemia). Tuttavia, a differenza dell’infarto, un attacco di angina pectoris è reversibile

L’angina pectoris si risolve con il riposo o assumendo gli appositi farmaci antianginosi per far tornare le cellule del muscolo cardiaco alla loro normale funzione. L’angina pectoris, seppur reversibile, non deve essere sottovalutata: è un campanello d’allarme di un problema di perfusione cardiaco che può evolvere in infarto o in altre complicazioni.

I sintomi dell’infarto nelle donne e negli uomini

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Ecco i sintomi più comuni che possono verificarsi prima di un infarto:

  • Dolore toracico: Il primo sintomo fra tutti è il dolore al torace. La sensazione è quella  di pienezza o dolore “a morsa” che opprime il petto e che può durare dei minuti (solitamente più di 20). Generalmente il dolore si manifesta con gli stessi sintomi sia nella donna che nell’uomo.
  • Dolore al braccio: Il dolore toracico si estende al braccio (soprattutto il sinistro) e sale lungo le spalle, la schiena e il collo fino alla mandibola. È un dolore oppressivo che non peggiora se si preme sul petto o respirando ma si aggrava con lo sforzo. Nelle donne il dolore alla schiena in caso di infarto può manifestarsi in modo più accentuato.
  • Difficoltà a respirare: Anche se non è un sintomo specifico dell’infarto, se si presenta assieme al dolore toracico o al braccio bisogna agire tempestivamente per scongiurare il peggio. Nelle donne la difficoltà a respirare, in caso di attacco di cuore, è un sintomo molto comune. Un segnale questo da prendere come un campanello d’allarme.
  • Nausea: A volte la spia di un infarto è proprio la nausea. Improvvisa, come gli altri sintomi dell’attacco di cuore, se non è associata a problemi gastrointestinali o a un malessere di altro tipo può essere legata a un evento più grave contro il quale agire subito.
  • Tachicardia e stanchezza: Stanchezza estrema, improvvisa e senza un apparente motivo, associata a giramenti di testa e fiato corto. Questa è un altro campanello d’allarme da tenere in considerazione in caso di malessere improvviso. Il cuore può talvolta prendere a battere rapidamente e in modo irregolare oppure in altri casi rallentare molto la frequenza. Questi fenomeni, se si presentano frequentemente, non sono da sottovalutare. Meglio rivolgersi al medico per chiedere un parere esperto.

Altri sintomi possono essere il dolore prolungato nella parte alta dell’addome ed alla “bocca dello stomaco, sudorazione e sensazione di svenimento.

Sintomi infarto nelle donne: spesso si confondono con stress e ansia

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Sebbene comunemente si pensi che l’attacco di cuore sia un problema prettamente maschile, dopo la menopausa il rischio di infarto per le donne aumenta notevolmente. 

L’infarto si presenta in modo diverso tra donne e uomini, ma siccome le ricerche nei decenni passati si sono svolte principalmente sugli uomini, si sa poco dell’infarto nelle donne. E quindi i sintomi nel sesso femminile, più sfumati e confusi, rischiano di non essere riconosciuti (nemmeno dagli operatori sanitari), finché non è troppo tardi. Inoltre, le donne spesso tendono a sottovalutare il problema e a non prendere in considerazione le avvisaglie.

I sintomi più comunemente sottovalutati dalle donne sono:

  • Dolore toracico
  • Indigestione
  • Mancanza di respiro
  • Palpitazioni
  • Dolore alla mascella
  • Dolore alle braccia
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