Salvato da un giovane passante grazie al defibrillatore

arresto cardiaco

Una storia tragica si è conclusa con il lieto fine. Mentre l’uomo cadeva sul marciapiede, in arresto cardiaco, passava accanto un giovane 21enne, kosovaro, ospitato dalla Caritas.

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Quando ha visto un trevigiano di circa 60 anni crollare a terra, privo di sensi, non ha perso neppure un istante ed è subito intervenuto in suo aiuto: ha lanciato l'allarme al 118 e, guidato dalle indicazioni telefoniche di un operatore del Suem, ha cercato subito di rianimarlo, utilizzando uno dei 12 defibrillatori posizionati in alcuni punti strategici del centro storico e ha prestato il primo soccorso. Un gesto di coraggio e altruismo quello di cui si è reso protagonista un cittadino kossovaro di 21 anni, attualmente ospite della Caritas.

L'uomo, dopo essere stato defibrillato, è stato rianimato e intubato dagli infermieri del Suem 118. Le condizioni del 60enne, trasportato d'urgenza al pronto soccorso, restano comunque molto gravi.

Se quell’uomo riuscirà a salvarsi, sarà grazie al pronto intervento di quel giovane che, anche senza conoscere le manovre di rianimazione insegnate nei corsi BLSD ha prestato soccorso non perdendo nemmeno un istante. Perché sono proprio i minuti ad essere decisivi quando si soccorre una persona in arresto cardiaco, dove il cuore smette improvvisamente di battere causando la morte in pochi minuti. Solo il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore possono interrompere un ritmo cardiaco anomalo e ripristinare un ritmo compatibile con la vita.

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