Defibrillatore in Condominio: Incentivi e Come Richiederlo

In Italia sono circa 60.000 i casi di arresto cardiaco improvviso che si verificano ogni anno e il 70% di questi colpiscono una persona quando si trova tra le mura domestiche. I primi minuti dopo l'evento sono fondamentali per salvare la vita: dopo 5 minuti, infatti, le possibilità di sopravvivenza si riducono di ben il 50%. Per questo motivo installare defibrillatori semiautomatici in condominio è un'iniziativa preziosa, che può salvare la vita a tutti i condòmini, ai loro ospiti e anche a chi si trova a passare nei pressi dell'edificio. 

Lo ha capito anche l'Anaci, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, che si è mobilitata per rendere le case non solo i luoghi più cari, ma anche tra i più sicuri.  

Quando una persona viene colpita da arresto cardiaco, la vera battaglia è contro il tempo: ogni minuto che passa, infatti, le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% circa. Se si considera che il tempo di attesa dei soccorsi del 112/118 è in media di 9/10 minuti, quando le probabilità di salvarsi sono ridotte all'1-10%, si capisce bene l'importanza di avere il dispositivo salvavita a portata di mano. 

Avere un defibrillatore in condominio, in portineria, all'ingresso o vicino all'ascensore, inoltre, non solo permette di salvaguardare e proteggere la salute dei condomini, ma anche di creare un quartiere cardioprotetto, aumentando le possibilità di sopravvivenza di chi viene colpito da arresto cardiaco improvviso nella zona. 

Nei luoghi dove vi sono volontari extraospedalieri che conoscono le manovre salvavita si può arrivare al 35% di vite salvate (a fronte della media nazionale del 2%). Anche per questo, la sezione della Lombardia dell’Anaci ha aderito a una campagna per la cardioprotezione, ponendosi come obiettivo l’installazione di un defibrillatore in ogni condominio della Regione.

Installare un defibrillatore automatico esterno DAE in condominio non è solo una questione legata alla salute, ma anche alle tasche degli inquilini. Un DAE costa dagli 800 ai 2.000 euro. In media il prezzo è poco superiore ai 1.000 euro, all'incirca come uno smartphone di ultima generazione. Dividendo la spesa con i vicini di casa, bastano poche decine di euro, quindi, per investire nella possibilità di salvarsi in caso di arresto cardiaco. Ma non solo, a breve potrebbero arrivare anche degli incentivi sull'acquisto del dispositivo salva vita. 

L’idea di regolamentare e agevolare l’acquisto e l’installazione di un defibrillatore in condominio parte dall’assunto che la presenza del dispositivo nelle immediate vicinanze di casa è il modo migliore e più rapido per assicurare a tutti maggiori possibilità di sopravvivere a una patologia fulminante che può colpire chiunque, come l'arresto cardiaco. 

Nel testo in discussione si prevede un contributo del 50% sull’acquisto, con un fondo di 5 milioni di euro attivato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, accessibile su richiesta del condominio, purché si possa dimostrare la partecipazione al corso BLSD per l’abilitazione all’uso del DAE di almeno un condomino ogni dieci.

Chi intende installare un defibrillatore nel proprio condominio dovrà, ovviamente, avere il parere favorevole degli altri condomini. Per questo, una buona idea può essere quella di consultarsi preventivamente con l’amministratore di condominio. In alternativa può essere utile presentarsi all’assemblea condominiale, avendo già in mano uno o più preventivi da visionare.