Nel 2021 il mondo dei defibrillatori è stato segnato da un’importante novità legislativa. L’art. 3 della L. n. 116 del 4 agosto 2021, modificando la precedente legge 120 del 3 aprile 2001, ha stabilito che: “L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo. Si applica l’articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare”.
La legge permette anche ai soggetti privi di adeguata formazione di intervenire in situazioni di emergenza utilizzando il defibrillatore. In tal caso si riconosce al soggetto che agisce la scriminante dello stato di necessità prevista dall’art. 54 del codice penale: “Non é punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, ne’ altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.
Ciò non toglie l’importanza, per il personale docente e ATA, di fornire l’adeguata formazione al suo utilizzo. Si consiglia pertanto di organizzare un corso BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) per illustrare le azioni e le manovre di primo soccorso da attuare tempestivamente in situazioni di emergenza e, in particolare, in caso di arresto respiratorio e/o cardiaco, compreso l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici.